Ormai per qualsiasi evenienza esiste una copertura assicurativa, ma sai quali sono quelle veramente importanti e che possono fare la differenza per te?
Ti si rompe il vetro dello smartphone e hai la polizza che te lo ripaga; prendi un sasso sul parabrezza della macchina e hai l’assicurazione che te lo ripara; ti ammali prima delle vacanze e hai la copertura che ti rimborsa il viaggio già pagato…
Sono solo alcuni esempi per farti comprendere che, al giorno d’oggi, praticamente qualsiasi rischio/imprevisto è assicurabile.
Come funziona una assicurazione?
Molto semplicemente si paga una sorta di canone (chiamato premio) che può essere mensile/trimestrale/semestrale/annuo oppure unico, a fronte del quale l’impresa di assicurazione ti garantisce un rimborso nel caso si verifichi uno degli eventi (chiamati sinistri) previsti dal contratto di assicurazione.
Il controvalore del rimborso dipenderà dall’entità del danno ma anche dal massimale scelto, cioè l’importo massimo che la compagnia assicurativa ti può pagare/rimborsare.
Quella che conosci sicuramente è la polizza auto.
Il premio di queste assicurazioni è chiaramente inferiore rispetto al rimborso/indennizzo che si può ottenere per i danni coperti dal contratto.
Ad esempio tramite la polizza responsabilità civile della vita privata (qui il mio articolo dedicato), se in un negozio fai cadere con un colpo fortuito dello zaino un televisore in esposizione, l’assicurazione rimborserà il danno di ipotetici 2.000 €, anche se tu quella polizza la paghi ogni anno solo 60 €.
Quindi il rimborso che ottieni non dipende da quanto fino a quel momento hai versato alla compagnia, ma semplicemente dal fatto che hai pagato quanto dovuto per la durata del contratto.
Come guadagnano le compagnie assicurative?
Il business delle compagnie assicurative, semplificando molto, sta proprio nel fatto che ricevono i pagamenti dei premi da parte dei clienti, ma non necessariamente tutti gli eventi assicurati si verificheranno.
Questo non perché non pagano quado capita un sinistro, ma perché come detto, molto spesso un evento assicurato non si verifica.
Se ci pensi questa logica è alla base di tanti servizi, come quello che ti offre il tuo operatore di telefonia mobile: paghi magari 9 € al mese ma spesso non usufruisci di tutti gli sms e minuti gratuiti che hai disposizione, come nemmeno dei giga di traffico internet.
Quindi pago una cosa che potrei non usare?
Certo, ma questo fa parte dei giochi, infatti il contratto assicurativo è per sua natura aleatorio.
Nessuno potrai mai sapere cosa gli accadrà in futuro, e quindi, preferisce spendere una cifra modesta ogni anno (assicurandosi), per non dover spendere di più nel futuro.
C’è chi si assicura perché non ha effettivamente i soldi per far fronte al possibile rischio, e chi pur avendoli, non vuole pagarli di tasca propria.
Come orientarsi nell’ampio mercato assicurativo?
Il ruolo di un consulente assicurativo e l’analisi personalizzata dei rischi.
Qui entra in gioco un buon consulente assicurativo, che deve in primis fare una analisi dei rischi per capire le tue priorità assicurative, le garanzie fondamentali e i massimali adeguati. Se il tuo assicuratore parte da un prodotto, e non dal tuo bisogno, cambia consulente.
C’è un concetto molto semplice che deve guidare il tutto:
La frequenza di accadimento e l’impatto economico del sinistro
Quanto più un evento è frequente e impattante a livello economico, e quanto più dovrà essere assicurato. Un evento frequente ma non impattante a livello economico, potrà essere messo in secondo piano, come chiaramente un evento infrequente e irrilevante dal punto di vista economico.
Altro concetto fondamentale è la variabilità dell’impatto economico. Ci sono infatti eventi che possono avere un impatto economico di base già medio elevato, ma in certi casi anche spropositato.
Come capire la frequenza e l’entità monetaria di un sinistro?
Se da un lato in Italia molte persone sono sotto assicurate, altre per semplicità e mancanza di tempo adottano un approccio “all inclusive”, e decidono quindi di assicurare praticamente tutto, soprattutto quando i premi non sono elevati (un po’ come avviene con varie estensioni di garanzie o le spedizioni assicurate).
Questo approccio è sicuramente utile all’assicuratore pagato a provvigione, alla compagnia assicurativa o all’azienda che abbina ad un proprio prodotto/servizio la copertura assicurativa aggiuntiva (es. agenzia di viaggi o negozio di telefonia).
L’errore più grave però, lo commette chi spende soldi in assicurazioni inutili, esaurendo il proprio budget di spesa assicurativa, tralasciando invece le coperture fondamentali.
Veniamo ad alcuni esempi utili per farti capire la logica corretta di analisi, spaziando su vari temi assicurativi. Quello che mi importa è farti comprendere la logica di ragionamento e analisi, e non il dettaglio della garanzia specifica.
Esempio 1
Nella tua polizza auto oltre alla garanzia RCA obbligatoria per legge (qui il mio articolo dove ti spiego quali errori non commettere nella scelta della polizza auto) ti sarai trovato a dover scegliere eventuali garanzie aggiuntive.
Una di queste è la famosa copertura cristalli, che ti paga la riparazione del vetro o anche la sua totale sostituzione in caso di rottura. Ha un costo contenuto, attorno ai 30 € annui, mentre il costo di sostituzione di un parabrezza può superare tranquillamente i 600 €.
Quanto è probabile che ti si danneggi il vetro dell’auto?
Se viaggi molto in autostrada/tangenziale, ed usi frequentemente la macchina, può capitare che un sasso raggiunga il tuo vetro. Potrebbe scheggiarsi, e con una apposita resina verrà rapidamente riparato, o creparsi, con la necessità di sostituirlo.
E’ quindi un evento che per alcuni automobilisti è probabile, per altri molto meno.
Che impatto economico ha la rottura di un vetro dell’auto?
Nel caso peggiore, il vetro andrà sostituito.
- Tu hai a disposizione ipotetici 600 €?
- Questa somma impatta molto negativamente sul tuo bilancio familiare?
- Rovina qualche tuo progetto o interrompe qualche tuo piano di investimento?
La risposta la puoi sapere solo tu, ma credo che tendenzialmente questo evento non arrechi particolari criticità in una famiglia con sufficienti capacità di risparmio.
Allo stesso tempo però, anche l’eventuale assicurazione cristalli non porta a particolari esborsi annui, dato che come visto ha un premio medio di circa 30 €.
Dobbiamo quindi decidere se pagare all’assicurazione ogni anno 30 €, e rimanere indenni per i rischi coperti, oppure risparmiare 30 € all’anno con la consapevolezza che, prima o poi, o anche mai, potrebbe arrivare il conto di 600 € per la sostituzione del vetro.
Ma attenzione, l’obiettivo non deve essere risparmiare necessariamente soldi non assicurandosi, ma dare una priorità alle cose.
Se per 10 anni sei stato assicurato per i cristalli dell’auto, e hai quindi speso mediamente 300 € totali per questa garanzia, anche se non ti è mai successo nulla, non si può dire che tu abbia letteralmente buttato questi soldi, perché mediamente il rischio (basso o alto dipende) di una loro rottura lo hai comunque sostenuto.
Come allo stesso tempo possiamo affermare che la rottura del vetro dell’auto non è una tragedia a livello economico.
Possiamo dedurre quindi che, la rottura del vetro, non è certamente una priorità assicurativa. Eppure tantissimi Italiani si assicurano senza indugi per tale rischio.
Magari però, tra questi banali 30 € annui, e altri 100 € annui complessivi di altri contratti assicurativi (es. polizza soccorso stradale, assicurazione telefono, copertura eventi atmosferici), hai raggiunto il limite annuo di spesa per le assicurazioni che ti eri imposto.
Questo può averti portato ad escludere garanzie assicurative invece fondamentali per te, magari anche dai costi più proibitivi.
Diamo una priorità alle coperture assicurative
Hai assicurato il vetro dello smartphone nuovo, la macchina nuova per il furto, la crociera per l’eventuale disdetta all’ultimo minuto, e ti sei quindi trovato a spendere in contratti assicurativi già una discreta cifra, non sei quindi disposto a valutare altre garanzie per quest’anno.
Hai quindi ragionato su cose tangibili che tocchi con mano o che stanno per accadere: il telefono lo tocchi ogni minuto, la macchina la usi ogni giorno e nella testa hai solo la crociera che farai a breve.
Esempio 2
Però inavvertitamente dal tuo balcone cade un vaso, che colpisce in pieno una persona in strada. Questa persona rimane purtroppo seriamente invalida.
Se hai imparato a ragionare per frequenza ed entità del danno osserverai subito che ti sto citando un fatto assolutamente possibile ma non molto probabile, dato che i vasi non cadono abitualmente dai balconi e anche se lo fanno spesso impattano semplicemente nel terreno.
Ma l’impatto economico può essere notevole: se questo evento avverso capita, tu hai 100.000 € o più per rimborsare il malcapitato?
Magari li hai investiti, e quindi riesci a far fronte all’impegno, ma sarà comunque una perdita ingente nel tuo patrimonio e rinuncerai a importanti interessi/guadagni.
Decidi di pagare a rate con un pignoramento sullo stipendio, inibendoti per lungo tempo la possibilità di investire periodicamente delle somme (altri interessi/guadagni a cui rinuncerai).
Oppure dopo il processo legale decidi di vendere casa? la ricomprerai poi con un mutuo?
Quanto ti costava proteggerti da questo evento banale ma da un impatto economico potentissimo?
Una polizza responsabilità civile non costa più di 100 € annui, copre tante altre cose e la puoi anche aggiungere nella polizza casa.
Che senso ha quindi assicurare il vetro dello smartphone o i cristalli della macchina se poi non ti tuteli da eventi che possono avere un impatto devastante?
Lo smartphone ci cade dalle mani quasi ogni giorno, certo, prima o poi il vetro si romperà, ma nessuno dovrà liquidare degli investimenti o vendere casa per pagare la riparazione.
Tu puoi benissimo assicurare il tuo smartphone, ma non puoi mettere questa assicurazione tra le tue priorità.
Ma quindi quali sono le priorità assicurative?
Come spiegato serve una attenta analisi dei rischi, ma ti lascio qualche spunto e priorità:
La tutela del patrimonio attuale
Alla base di una qualsiasi strategia assicurativa, c’è quasi sempre la tutela del patrimonio. Senza di questa non si va da nessuna parte.
Per farlo basta una copertura della responsabilità civile (come spiegato in questo mio articolo dedicato e già citato più volte).
Tu puoi investire egregiamente e risparmiare saggiamente, ma solo una polizza responsabilità civile può proteggere realmente il tuo patrimonio da imprevisti che possono capitare a chiunque.
Anche durante il proprio lavoro
La stessa cosa vale mentre lavoriamo, dato che con il nostro operato possiamo arrecare danni fisici o patrimoniali (in base al lavoro svolto) a terzi.
Calcolando che queste attività le effettuiamo mediamente 8 ore al giorno, è bene tutelarci. Dobbiamo quindi capire se il nostro datore di lavoro ha già previsto una assicurazione, o se questa va stipulata esternamente.
La tutela della capacità di reddito
Se ogni mattina tutti noi ci alziamo per andare a lavorare un motivo ci sarà. Valuta quindi una assicurazione invalidità permanente da infortunio e malattia.
Se hai debiti, o la tua famiglia ha una sola fonte di reddito, o comunque l’apporto di reddito maggiore è dato da una figura in particolare, la garanzia citata diventa ancora più fondamentale, e va integrata con una polizza vita (nome un po’ fuorviante che identifica le polizze che pagano i beneficiari quando una persona viene a mancare).
La priorità tra le due rimane sicuramente l’invalidità, poi viene subito la morte (premorienza).
Questo perché a livello economico una persona invalida comporta una uscita monetaria maggiore. Da un lato, nell’invalidità, abbiamo sia la mancanza di reddito che un aumento delle spese di sostentamento, dall’altro lato, quello della premorienza, abbiamo solo un reddito che smette di essere generato e incassato.
Ovviamente non stiamo più parlando di coperture assicurative da 30 € annui come quella dei cristalli auto, ma se li tuteliamo un vetro da 600 €, qui tuteliamo la vita e la capacità di produrre ricchezza di una persona, quindi rimborsi da 100.000 € a salire.
La cosa più rischiosa che facciamo ogni giorno
Tendenzialmente un po’ per tutti la cosa più rischiosa è mettersi al volante, sia per i danni che possiamo ricevere, che quelli che possiamo fare.
Ti invito quindi nuovamente a leggere i miei consigli sul come configurare correttamente le garanzie della propria polizza auto.
Farsi male anche economicamente è un attimo.
La tutela della nostra salute
Il nostro stato di salute ci permette di produrre reddito, di risparmiare e di goderci le gioie della vita (e anche delle cose e degli oggetti che spesso assicuriamo inutilmente).
A breve pubblicherò un articolo dove analizzerò i vantaggi dei piani sanitari integrativi, ma nel frattempo è bene che tu sia consapevole che oggi è possibile abbonarsi alla sanità privata o pubblica, di modo da non dover più sostenere alcuna spesa sanitaria, ma soprattutto non dover più aspettare lunghe liste d’attesa.
Se hai un problema di salute lo indaghi e risolvi subito, tu vieni prima di qualsiasi altra cosa.
La tutela della nostra casa
Soprattutto per noi Italiani, la casa è una delle cose più importanti. Per lei ci si indebita quasi a vita.
Seppur non tutte le garanzie delle polizze immobili siano fondamentali, è bene conoscerle per capire quali inserire nel proprio contratto.
Inoltre la proprietà della casa, come anche il semplice viverci senza esserne proprietari (conduzione), comporta importanti responsabilità.
Te ne ho parlato in questo mio articolo, come anche in questo articolo che ben conosci relativo alla responsabilità civile.
Tutto il resto è noia?
In certi casi si, in altri no, è per questo che l’analisi dei rischi assicurativi è una cosa seria che non si può esaurire in poche righe.
Spero di averti lasciato spunti interessanti a tutela della tua serenità e del tuo patrimonio.
Il mondo assicurativo spesso è oggetto di inutili titubanze, ma non si può farne a meno per vivere tranquillamente. Sia che tu abbia milioni da parte, o solo debiti, devi fare una analisi dei rischi.