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Cosa fare in caso di incidente stradale

Quali prove raccogliere dopo un incidente stradale.
Gli articoli di questo blog sono scritti da Carlo Busi e non dall'intelligenza artificiale.

I primi minuti dopo un incidente stradale possono fare la differenza tra avere ragione o torto, pagare o essere risarciti, tornare a casa sereni o dover affrontare addirittura un procedimento penale.

La burocrazia e la gestione assicurativa post-incidente sono aspetti noti a tutti, ma spesso si sottovalutano i primissimi istanti successivi al sinistro: è proprio lì che si può decidere l’esito della pratica.

Perché è cruciale agire subito

Non è importante, nell’immediato, sapere quale compagnia assicurativa pagherà o quali documenti ti serviranno. Avrai tempo nei giorni successivi per approfondire questi aspetti.

Ciò che davvero conta sono alcune azioni immediate che pochissimi conoscono ma che possono cambiare drasticamente il corso degli eventi, anche evitando costosi procedimenti penali.

Questi consigli derivano dalla mia esperienza come assicuratore, soccorritore volontario e dal mio stretto contatto con l’Arma dei Carabinieri.

Primi secondi dopo l’incidente

Partendo dal presupposto che la tua incolumità vale più di un rimborso assicurativo, e che quindi il tuo primo pensiero deve andare alla tua sicurezza, vediamo come muoversi appena ci troviamo coinvolti in un incidente.

Documenta il più possibile l’accaduto

Viviamo attaccati agli smartphone, ma spesso dimentichiamo di usarli proprio quando servirebbero di più.

Prima di scendere dal veicolo

Se l’incidente non è grave e puoi farlo in sicurezza, avvia subito la registrazione video, riprendendo:

  • il tachimetro, che in certi casi si blocca segnando i km/h al momento dell’impatto;
  • la spia sul cruscotto/quadro strumenti che testimonia che le luci automatiche o di posizione/anabbaglianti sono accese;
  • se visibili, i guidatori degli altri veicoli, soprattutto se è lampante la causa di una loro eventuale distrazione (telefono, sigaretta o cibo), oppure se guidano con una seduta molto bassa e parte del volante più alto dei loro occhi o se sono senza cinture;
  • la tua visuale davanti e laterale, per dimostrare successivamente cosa potevi o non potevi vedere, o se il riflesso del sole può averti disturbato;
  • i fanali spenti dei veicoli coinvolti.
  • tu stesso mentre ti slacci la cintura di sicurezza.

Una volta sceso dal veicolo

Prosegui con il video, ignorando chi ti chiede cosa stai facendo o ti suona per farti spostare il veicolo.

Non credo tu faccia incidenti ogni giorno, quindi hai tutto il diritto di tutelarti e prenderti i tuoi 30 secondi di tempo. Inoltre eventuali insulti o minacce non faranno altro che fornirti ulteriore materiale a tuo supporto.

Inoltre in queste prime fasi alcuni, spinti dai sensi di colpa, si lasciano scappare frasi tipo “scusami mi sono distratto” o “scusami ero al telefono” per poi ometterle nei verbali dando la colpa a te.

Una prova video è quindi molto utile.

Dedicati in particolare alla ripresa:

  • della posizione dei veicoli coinvolti;
  • della posizione dei veicoli parcheggiati che possono aver contribuito alla dinamica dell’incidente (in tal caso soffermati anche su targa e righe di delimitazione del parcheggio);
  • dell’eventuale presenza di verde pubblico non curato che può aver ostacolato la visuale;
  • della segnaletica stradale orizzontale (pitture sull’asfalto) e verticale (cartelli).

Seppur tu in luogo pubblico possa filmare qualsiasi cosa, per evitare sterili discussioni, con il dovuto tatto, riprendi anche:

  • tutti i soggetti presenti nei paraggi, anche se non coinvolti nel sinistro (così da poter dimostrare che eventuali testimoni che dovessero comparire a distanza di giorni, o che vengono chiamati sul posto al momento, non erano realmente lì durante l’incidente);
  • chi effettivamente era alla guida degli altri veicoli (persone sotto effetto di droghe, alcol o similari potrebbero chiedere a un eventuale passeggero “pulito” di fingersi il conducente);
  • soffermati sulle calzature se il guidatore ha tacchi, stivali, ciabatte o infradito (non che la cosa sia proibita) o su eventuali medicazioni o altri impedimenti fisici.

Bene, hai finito la tua prima parte di riprese.

Dopo aver rimosso i veicoli o delimitato la zona

Ricordati di indossare la pettorina catarifrangente, di apporre il triangolo di emergenza ad almeno 50 metri dall’incidente.

Ora dovrai fotografare o riprendere le seguenti cose:

  • gli pneumatici dei veicoli coinvolti, di modo siano visibili le scritte sui lati che indicano misura, indice di carico e di velocità (es. 225/45/17 91V), lo stato di usura e se invernali o estivi;
  • le modifiche non omologate apportate ai veicoli, come vetri troppo scuri, vetri oscurati anteriori, assetto ribassato, alettoni etc. (tuning);
  • il trasporto non conforme di cose (valigie che coprono il lunotto posteriore), bambini piccoli (assenza seggiolone) o animali (assenza trasportino);
  • il manto stradale nel caso presenti anomalie quali buche, avvallamenti o ghiaia.
Bambino trasportato in automobile sul lunotto posteriore.
Bambino trasportato sul lunotto dell’automobile (foto scattata dal sottoscritto)

Ultime verifiche

  • controlla se sono presenti telecamere pubbliche o private in zona, e nel caso attivati subito per chiedere che il video venga conservato e non sovrascritto;
  • fotografa nel dettaglio tutti i danni ai veicoli e alle infrastrutture (guardrail, muri, recinzioni etc.);
  • tramite l’app gratuita TargaScan, verifica se i veicoli coinvolti sono in regola con la revisione.

E se sono coinvolti ciclisti, monopattini o pedoni?

In questi casi è molto facile passare delle grane penali, dovrai quindi essere davvero freddo nel documentare l’accaduto, anche se purtroppo ci saranno magari persone ferite a terra.

Riprendi le seguenti eventuali anomalie:

  • cuffie o auricolari indossati oltre che l’abbigliamento;
  • se è coinvolta una bicicletta fotografa l’eventuale assenza di luci e catadiottri e l’eventuale assenza del casco (comunque non obbligatorio);
  • se è coinvolto un monopattino fotografa l’eventuale assenza di casco se minore, luci o pettorina catarifrangente se è sera, o se transitava su un marciapiede o contromano;
  • in tutti i casi fotografa la scena di modo che si vedano le strisce pedonali o ciclabili più vicine, e se queste sono effettivamente ciclabili o solo pedonali.

Perché questa attenzione ai dettagli?

Alcuni miei consigli hai sicuramente intuito che servono a raccogliere le prove di violazioni di norme o codici, e quindi a mettere in difficoltà la controparte.

Altri invece sono più curiosi, dato che ad esempio correre per strada con le cuffie non è vietato, ma è palese che riduca la soglia di attenzione e percezione.

Queste finezze possono essere decisive in fase processuale o assicurativa, e ci sono vari fatti di cronaca noti a supporto di tali interpretazioni.

Inoltre, se è evidente che hai delle prove, potresti trovare rapidi accordi senza sobbarcati nella fase iniziale le spese legali.

Quando utilizzare la constatazione amichevole?

Se la dinamica è chiara e la controparte è collaborativa, la constatazione amichevole (CID/CAI) è lo strumento più veloce per gestire il sinistro (tra l’altro a breve verrà largamente diffuso il CAI Digitale).

Puoi usare un qualsiasi modello, anche scaricato online e non necessariamente quello predisposto dalla tua compagnia assicurativa. Quindi se ti trovi coinvolto in un sinistro stradale, e nessuno dei veicoli coinvolti lo ha a bordo, puoi chiederlo a qualsiasi altra persona intervenuta.

Ti consiglio comunque di tenerne due copie a bordo, dato che è un attimo nella compilazione fare qualche errore.

Chiaramente una volta compilato e firmato conserva la tua copia, e fotografa anche la prima copia, che è quella che si legge meglio.

L’insidia del fattore piscologico

Dopo un incidente si è molto provati psicologicamente, e magari si sta anche bloccando il traffico con continue urla e lamentele degli altri automobilisti.

Tutto questo può indurti inconsciamente a voler uscire il prima possibile da quella situazione spiacevole, firmando la dichiarazione senza particolare attenzione.

Questo capita facilmente anche quando si è da soli, e dall’altra parte invece ci sono più persone che possono indurti in soggezione.

In questi casi, non firmare. Anche perché una volta fatto, a posteriori difficilmente potrai rinegoziare la dinamica.

Quando chiamare le Forze dell’Ordine

Se riscontri una delle seguenti situazioni:

  • la dinamica è poco chiara;
  • non ti senti lucido;
  • la controparte non è collaborativa o ti sembra in cattiva fede;
  • la controparte non è disposta ad ammettere per iscritto le anomalie da te riscontrate.

Chiedi l’intervento delle FF.OO. al numero unico delle emergenze (NUE) 112.

L’operatore in base alla situazione, alla zona e alla disponibilità, ti metterà in contatto con:

  • Polizia Locale;
  • Polizia Stradale;
  • Polizia di Stato;
  • Carabinieri;
  • Guardia di Finanza.

La strategia del Jolly: le prove a sorpresa

Se hai raccolto prove video decisive, in alcuni casi può essere strategico non mostrarle o menzionarle a nessuno.

Aspetta quindi che la controparte dichiari e firmi la sua versione dei fatti, per poi mostrare le prove durante la tua dichiarazione.

Tutte le incongruenze verranno quindi a galla, mettendo gli altri soggetti in una posizione di assoluto svantaggio sia in quella sede, che in quella eventualmente processuale.

Una buona polizza auto non basta

Come hai notato ho citato spesso l’eventualità di un processo o comunque l’intervento di avvocati.

Fortunatamente in qualsiasi polizza RCA puoi includere la garanzia legale.

Ci sono però tanti altri aspetti importanti da considerare, ti invito quindi a leggere questo mio approfondimento ricco di consigli per configurare al meglio la tua polizza auto.

In ogni caso, anche la polizza meglio costruita, può non bastare.

Ma puoi sempre avere l’Asso nel parabrezza

In pochissimi sanno che c’è un modo semplice ed economico per avere sempre un testimone a bordo, pronto a dichiarare la verità con prove schiaccianti e inconfutabili.

Parlo delle telecamere automatiche Dash Cam da montare sul vetro, in stile navigatore.

Lo strumento che tutti dovrebbero installare in auto e che davvero può tutelarti al 100 % da frodi, false testimonianze ed errate imputazioni di colpa.

In questo mio articolo ne ho parlato in maniera dettagliata.

La tua sicurezza viene comunque prima di tutto

Abbiamo parlato tendenzialmente di come evitare di perdere soldi o passare brutti momenti davanti a un giudice, ma non scordiamoci della tua sicurezza.

Ovunque puoi trovare ottimi consigli per la tua sicurezza alla guida, ma te ne lascio alcuni meno noti:

  • metti nel baule un piccolo estintore (acquistabile in un qualsiasi negozio di bricolage o forniture auto a meno di 20 €);
  • metti nel vano porta oggetti o sotto al sedile di guida il mini martello frangivetro con integrata la lama taglia cinture di sicurezza, fondamentale ad esempio se si finisce con l’auto in acqua (si muore anche finendo in un fosso pieno d’acqua, e non necessariamente in un lago o fiume);
  • metti nel baule un kit di primo soccorso compatibile con la normativa DIN 13167 e DIN 13164 (non obbligatorio in Italia ma in buona parte d’Europa si).

Sono certo di averti lasciato spunti che non avevi mai preso in considerazione.

Tra i miei clienti ho titolari di Centri Cambio Pneumatici e Revisione Auto, e ti assicuro che le strade sono piene di veicoli che girano in condizioni pessime.

Prestare attenzione a certi dettagli, come spiegato, può permetterti di gestire la trattiva e il sinistro con il coltello dalla parte del manico.

Risulterai magari non molto simpatico o fin troppo puntiglioso, ma per evitare un processo penale o inutili aggravi del costo della polizza auto, può valerne la pena.